Il progetto: a un certo punto, un segno

La vita degli uomini e dei popoli non si snoda a caso, nel nulla, ma prende direzioni e velocità che dipendono da circostanze precise.
Spesso è un segno a indicare una posizione, una direzione, un tempo.
Un segno ci spiega cosa siamo ora, dopo anni, rispetto al nostro passato.

La Basilica di Santa Maria Maggiore di Lomello, ricostruita nella sua attuale veste romanica nel 1025 (datazione convenzionale secondo a A. K. Porter), rappresenta il segno di qualcosa che era accaduto prima, espressione di una storia particolare che si è svolta lì e non altrove.

Da questa consapevolezza è nato il progetto “A un certo punto, un segno”, per celebrare i 1000 anni (1025-2025) della Basilica di Santa Maria Maggiore in concomitanza con il Giubileo dell’anno 2025.

Intorno al parroco di Lomello, Don Roberto Signorelli, dal 2023 si sono riuniti fedeli, esperti, professionisti e docenti universitari per progettare eventi di riqualificazione e valorizzazione della basilica e proposte di aggregazione e riflessione su temi culturali e spirituali.

Ne è scaturito un programma di iniziative per 2025 che ha come fil rouge l’idea che la Basilica di Santa Maria Maggiore sia un segno, una traccia visibile del nostro passato, carica di valori e significati che devono essere conservati e tramandati alle future generazioni, ma anche contestualizzati nella contemporaneità.

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